Carlo, per gli amici @HatDroid, è tornato dal suo viaggio a Mountain View per assistere di persona personalmente (cit.) al tanto atteso Google I/O.
Oggi in ufficio ha portato con sé una “valigia carica carica di…” tante novità, e noi ci siamo seduti attorno a lui come farebbero gli Scout attorno ad un bel falò ad ascoltare tutto quello che di bello ha visto e sentito:
Sul fronte Assistant troviamo le maggiori novità!
Un sistema più reattivo e completamente offline sarà disponibile entro fine anno, anche se inizialmente solo sui device di casa Google (Pixel e similari) per poi essere distribuito su tutte le altre piattaforme.
Le difficoltà tecniche di comprimere gli oltre 200gb di memoria necessari a far funzionare l’assistant in poco più di 500 mb sono state notevoli, ma il risultato è qualcosa di mai visto prima, le risposte sono praticamente istantanee, la conversazione risulta naturale e discorsiva senza dover aggiungere “Hey Google” all’inizio di ogni nostra richiesta.
Il sistema consentirà anche l’integrazione con duplex (già visto durante il corso dell’ I/O 2018) per permettere al nostro smartphone di fissare in autonomia appuntamenti e visite.
Per quel che riguarda Android, siamo giunti al 10° anno di vita della piattaforma!
E si festeggia con il rilascio della versione “Q” che consentirà ai primi modelli Foldable di essere disponibili sul mercato, ma soprattutto garantirà un maggior controllo della propria privacy, fornendo controlli più granulari sul tipo di dati da esporre all’esterno del nostro dispositivo.
Android Q aggiunge anche il supporto al 5g ed al Dark Mode, un tema dai toni scuri, per l’appunto, che coinvolge tutto il dispositivo.
Ma andiamo a Flutter, rilasciato alla versione 1.5 durante il corso della seconda giornata dell’I/O!
Regala agli sviluppatori un nuovo approccio logico alla costruzione dei Widget grazie al ui-as-code che permette di usare condizionali ed altri costrutti all’interno dei widget, in modo da poter gestire con facilità le nostre viste.
Presentato anche la preview tecnica di “Flutter for web”, ovvero l’implementazione compatibile con il codice flutter, che permette di esportare il nostro progetto Flutter non solo per iOS e Android, ma anche per un qualsiasi web browser.
Carlo ha anche citato un paio di chicche per il mondo smart:
il Google Pixel 3a, uno smartphone che offre la piena potenza di Assistant e delle ultime versioni Android, ad un prezzo veramente contenuto (soltanto €399 per il mercato italiano).
il Nest Hub, un nuovo smart assistant per la casa che include un display e una videocamera che ci permetterà di effettuare videochiamate e gestire le attività con dei semplici gesti. Durante la dimostrazione è stato divertenete e molto interessante vedere l’utente zittire la riproduzione della musica facendo in direzione del Nest Hub un semplice gesto della mano, come se avesse voluto chiedergli di aspettare.
Che dire… contentissimi che Carlo sia tornato in ufficio oggi, grazie a lui e alla sua voglia di condividere la sua immensa passione, anche noi siamo riusciti a gustare un po’ del Google I/O.